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  Mostre ed Eventi Artistici

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Subject Mostre ed incontri artistici - Luglio 2014
Messaggio di Gino il giovedì 26 giugno 2014 alle 11:20   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

 

Mostra a cura del Servizio Educativo

della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli.

 

TRATTAMENTI_2

GODGETS

(per turisti assolati)

di Gianluigi Gargiulo

foto e installazione

 

NAPOLI - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

2-20 luglio 2014

 

Vernissage mercoledì 2 luglio ore 17,30

 http://www.gianluigigargiulo.it

 

 



Messaggio di Gino il mercoledì 2 luglio 2014 alle 09:47   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

2/7/2014

Lucio Amelio

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

Anniversario dei vent'anni della scomparsa del gallerista. Conferenza


 

sintesi del comunicato stampa

Una serata per Lucio Amelio. Mercoledi' 2 luglio 2014, ore 18-20, museo MADRE, sala Re_pubblica MADRE (piano terra). Una serata al museo per ricordare, nel giorno in cui ricorre l'anniversario dei vent'anni dalla scomparsa, Lucio Amelio. Operando a Napoli per piu' di tre decenni, dall'apertura della Modern Art Agency nel 1965, Lucio Amelio e' una delle figure che ha maggiormente influenzato la storia dell'arte contemporanea nazionale e internazionale, sostenendo costantemente la produzione e la riflessione sulle arti contemporanee, e il loro ruolo nella nostra societa'. In occasione della serata verra' presentato il progetto di ricerca, espositivo ed editoriale che il Madre di Napoli dedichera' a Lucio Amelio nell'autunno 2014, nell'ambito della programmazione complessiva del museo per la prossima stagione espositiva. Programma della serata. Saluti: Caterina Miraglia, Assessore Istruzione e Edilizia scolastica - Promozione culturale - Musei e Biblioteche, Regione Campania, Fabrizio Vona, Soprintendente, Soprintendenza Speciale per il P.S.A.E. e per il Polo Museale della citta' di Napoli Pierpaolo Forte, Presidente, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli Andrea Viliani, Direttore, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Interventi: Comitato Scientifico del progetto, Anna Amelio, Giuliana Amelio, Paola Santamaria, Eduardo Santamaria, Nino Longobardi, Giuseppe Morra, Angela Tecce, Michele Bonuomo, Achille Bonito Oliva. Conferenza 2 luglio alle 18 Sala Repubblica. Ingresso libero.



Messaggio di Gino il giovedì 3 luglio 2014 alle 09:15   -  forum administrator-  forum moderator
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3/7/2014

Andrea Renzini

Galleriastudiolegale Eventitre, Napoli

Equivoco. Opere pittoriche, sperimentazione sonora ottenuta attraverso la manipolazione di oggetti quali aspirapolveri o aerosol e abiti femminili disegnati insieme a Silvia Spada.


 

comunicato stampa

La personale di Andrea Renzini, EQUIVOCO, riflette l’eclettismo e la poliedricità dell’artista: opere pittoriche, sperimentazione sonora, ottenuta attraverso la manipolazione di oggetti quali aspirapolveri o aerosol in collaborazione con il gruppo “Volkwerk Folletto” e la produzione diabiti femminili, disegnati insieme alla compagna Silvia Spada e facenti parte della collezione “Vaticana”.

Emblema di questa personale, caratterizzata da un così vasto campionario di espressioni artistiche, è il volto di un ragazzetto ottenuto attraverso l’incrocio di due attori cinematografici: Bjorn Andrèsen, interprete del giovane Tadzio di “Morte a Venezia” di Visconti e Malcolm McDowell, protagonista di “Arancia meccanica” di Kubrick. Icone ambigue che sovrapposte creano un terzo ritratto somigliante al giovane Renzini.

L’equivoco che dà il titolo alla mostra è, al contempo, chiave di lettura della mostra stessa. I lavori proposti dall’artista sono, per l’appunto, intrinsecamente equivoci. Il volto, scelto come simbolo della personale, è, per un errore di valutazione, associato all’artista da giovane; la mimetizzazione e l’utilizzo “indebito” di altrui volti e brand, hanno la precipua finalità di dissimulare la propria identità, di creare ambiguità, di insinuare il dubbio nello spettatore.

Renzini, con studiata autoironia, invita il suo pubblico a questa perfetta messinscena: giocando con le convenzioni e con le regole propone “Il quadro più brutto del mondo” perfetto esercizio di cattiva pittura; la “Cerimonia”, puzzle fotografico cucito a macchina dalle dimensioni suggestive; verrà inoltre raccontata la recente storia musicale dei “Volkwerk Folletto” attraverso la proiezione di alcune testimonianze video; e sarà infine presentata la linea d’abbigliamento “Vaticana” che deve il proprio nome al Vaticano, argutamente identificato come primo “made in Italy” della storia, simbolo e genesi dello stile e dell’eleganza.

Inaugurazione 3 luglio ore 20.30

Galleriastudiolegale Eventitre
piazza Nazionale (Via Blanch, 23) Napoli
mar-ven 16:30-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 3 luglio 2014 alle 09:15   -  forum administrator-  forum moderator
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3/7/2014

Sol Calero

Museo Apparente, Napoli

Caribbean Style. I suoi lavori hanno spesso un carattere installativo e le stratificazioni visive ed emotive da cui muovono rivendicano rimandi e corrispondenze al modello culturale 'tropicale ed esotico'.


 

comunicato stampa

La pratica artistica di Sol Calero abbraccia l'esotico, l'etnico, l'estivo, aprendosi al reale nelle sue componenti più ordinarie. L'interesse per gli oggetti d'arredo, la sedia a dondolo in paglia direttamente prelevata per la strada, le sculture realizzate prendendo in prestito le materie impiegate per l'edilizia, pongono la sua arte in contatto diretto con l'esistenza, la vita, la quotidianità, ma dove l'iconografia emblematica di un lussureggiante ed eccentrico universo caraibico, che veste ed investe gli oggetti e gli ambienti, implica una rilettura impegnata, di natura sociale.

I lavori della giovane artista venezuelana (nata a Caracas nel 1982) hanno spesso un carattere installativo, e le stratificazioni visive ed emotive da cui muovono rivendicano rimandi e corrispondenze al modello culturale marcatamente 'tropicale ed esotico' di Carmen Miranda: la cantante-ballerina che negli Anni Trenta importò la musica brasiliana sul palcoscenico di Broadway, New York, e che ha lasciato una fonte di ricordi, di storie così come di repertori iconografici, che sono sempre riconoscibili nei lavori di Sol Calero: il tripudio di frutti esotici che Carmen Miranda portava altera sulla testa, gli enormi inconfondibili bijoux che richiamavano, anch’essi, alla frutta, gli abiti variopinti, i cui codici, positivi e vivaci, vengono però poi meno sotto il 'lato oscuro' dell'americanizzazione.

E così la mostra 'Caribbean Style', frutto dei giorni di residenza di Sol Calero al Museo Apparente, insiste sui mezzi espressivi che contraddistinguono la sua produzione artistica: la Calero ricorre alla pratica dell'assemblare, del trasformare gli arredamenti già esistenti, attraverso l'uso di stoffe da lei stessa cucite e dipinte, ricreando nelle stanze e nel giardino del piccolo Museo l'atmosfera una vera e propria casa caraibica, dove al fluire esuberante di campiture geometriche, dei totem, delle pratiche artigianali, delle storie e dei concetti della terra di Sol Calero, sembra far eco un arresto o, meglio, una sospensione in una freddezza lucida e disillusa, introducendo un senso di sradicamento nella stereotipitizzazione della cultura Latino Americana nel mondo.
testo di Marianna Agliottone

Inaugurazione 3 luglio ore 19

Museo Apparente
vico Santa Maria Apparente, 17 Napoli
su appuntamento
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 4 luglio 2014 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
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4/7/2014

Into the Strit!

Keste', Napoli

Camera vs Mobile 1st Act. Fotografia


 

sintesi del comunicato stampa

"Un tempo la macchina fotografica era un oggetto invidiato, ricercato e necessario. Oggi i tempi sono cambiati e in tasca la maggior parte di noi ha un telefono/camera. In alcuni casi un vero e proprio gioiello di tecnologia capace di realizzare non solo scatti fenomenali ma anche di una immediata elaborazione senza l'aiuto di nessuna capacita' se non di un click. Ma cosa resta dunque della vecchia fotografia. O meglio... come si e' evoluta. Un tempo la diatriba era tra digitale o analogico, oggi il Keste' vi propone con due mostre questo nuovo confronto tra le foto scattate con la macchina fotografica e quelle scattate con i telefoni cellulari/mobile! Gli autori sono appassionati di fotografia, gente comune, studenti e artisti che con piacere si sono prestati a giocare con questo progetto e con il Keste', laboratorio permanente di creativita', e realizzare questo doppio appuntamento confronto che ci mostra come, in ogni caso, la foto sia oggi diventata una passione per moltissimi e alla portata di un semplice click... basta volerlo!" A cura di Fabrizio Caliendo. Gli autori: Pietro Contaldo, Laura Gargiulo, Federco Righi, Sergio Fava, Raffaele Monaco, Alessio Fusco, Valeria Marzocchella, Corrado Gargiulo, Gaetano Balestra, Kena Irene Mariano, Serena Dezio e Marco Somma.



Messaggio di Gino il venerdì 4 luglio 2014 alle 08:52   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 4 luglio al 10 settembre 2014
Antonio Ievolella - Ghirba

CHIESA DI SANTA MARIA DELL'INCORONATA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Medina 19 (80133)
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

L’esposizione si compone di due grandi sculture, le ghirbe da cui prende il titolo, realizzate su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature. Ghirba riassume l’ultima produzione del maestro, che ripropone alcuni temi fondamentali del suo percorso, come il rapporto tra sculture e contesto, il recupero della tradizione attraverso la memoria e il “sentimento”, la forma intesa come espansione dei volumi e sperimentazione di elementi contrastanti
orario: dal lunedì al sabato ore 9,00 – 14,30; domenica chiusa
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 luglio 2014. ore 12
catalogo: in galleria. Grafiche Turato Padova
curatori: Patrizia Di Maggio
autori: Antonio Ievolella
genere: arte contemporanea, personale
email: info@artexarte.it


Messaggio di Gino il venerdì 4 luglio 2014 alle 08:52   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 5 al 15 luglio 2014
Arte Itinerante: 2° tappa

Antonietta Righi - Cortile - Olio su tela cm. 40x50
 [Vedi la foto originale]
GALLERIA CHIATAMONE
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Chiatamone 57 (80121)
+39 , +39 (fax), +39
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

La mostra internazionale, dedicata ad un pubblico raffinato, sarà visitabile fino al 15 luglio presso la Pinacoteca della Galleria Chiatamone nel quartiere Chiaia. Nel percorso di allestimento saranno esposte le opere di alcuni rinomati artisti d’eccellenza sul panorama artistico contemporaneo.
orario: Da giovedì a lunedì h.17-20. Chiuso martedì e mercoledì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 5 luglio 2014. ore 18:00
curatori: Sabrina Falzone
autori: Antonio Anastasia, Giovanni Bilo, Jole Caleffi, Maria Luisa D'Asaro Biondo, Giusi Gramegna, Rosida Mandruzzato Vettori, Claudio Marconato, Susanna Anna Redaelli, Antonietta Righi, Silvia Rinaldi, Georgeta Stefanescu
note: la mostra si svolgera presso la Pinacoteca della Galleria Chiatamone, Via Chiatamone 57 - NAPOLI
genere: arte contemporanea, collettiva


Messaggio di Gino il sabato 5 luglio 2014 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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5/7/2014

Festival di Fotografia a Capri

Certosa di San Giacomo, Capri (NA)

Ritratto di un'isola. Fotografie di Giovanni Gastel agli abitanti e ai protagonisti della vita di Capri e Anacapri. Figure umane ritratte in posa all'aperto e che si relazionano con il paesaggio.


 

comunicato stampa

a cura di Denis Curti

Dopo le esp erienze espositive di grande successo dedicate al barone Von Gloeden (2009) e Mimmo Jodice (2010), a Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), a Irene Kung e Ferdinando Scianna (2012) e Francesco Jodice e Olivo Barbieri (2013) la Fondazione Capri rilancia e prosegue la propria attività culturale e artistica con una nuova proposta sul linguaggio della fotografia contemporanea. Nel segno della continuità progettuale e culturale, la Fondazione Capri rinnova l ’ appuntamento con la fotografia annunciando la sest a edizione del festival di fotografia che, nell ’ edizione del 2014, vede protagonista Giovanni Gastel con una mostra inedita e interamente dedicata ai volti degli abitanti dell ’ isola. Con il titolo Ritratto di un ’ isola , la Fondazione Capri intende prosegu ire l ’ esperienza SITE SPECIFIC (che nel tempo ha già visto protagonisti alcuni tra i più importanti autori italiani della fotografia), chiedendo, questa volta, a Giovanni Gastel di realizzare una serie di immagini agli abitanti e ai protagonisti della vita di Capri e Anacapri. Giovanni Gastel, fortemente ispirato dalla mitica produzione Uomini del Ventesimo Secolo , realizzato da August Sander sul finire degli anni ’ 30, realizzerà una serie di ritratti con l ’ intento di costruire un vero e proprio catalogo d i umanità in grado di rappresentare una visione pluralista della contemporaneità, restituendo alle donne e agli uomini dell ’ isola, assoluta priorità e importanza. Gli scatti di Gastel si suddividono in differenti sezioni, a seconda dei diversi ruoli soci ali e professionali degli abitanti di Capri.

Saranno figure umane ritratte in posa, con un vero e proprio studio fotografico costruito a cielo aperto, per giungere all ’ essenza dei luoghi e in grado di proporre una nuova lettura sul rapporto tra la presenz a dell ’ uomo e il paesaggio. Il Festival di Fotografia di Capri intende posizionare la propria attività intorno al fascino e alle suggestioni dell ’ arte contemporanea, senza per questo dimenticare l ’ importanza e la centralità della storia.

Biografia d i Giovanni Gastel

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955, da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone, l ’ ultimo di sette figli. Negli anni Settanta, avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo perio do di apprendistato durante il quale fotografa matrimoni, esegue ritratti, piccoli still - life e qualche servizio di moda per bambini, mentre un ’ occasione importante gli viene offerta nel 1975 - 76, quando inizia a lavorare per la casa d ’ aste Christie ’ s. La s volta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still - life sulla rivista Annabella, nel 1982. Inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all ’ incon tro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle rivisteMondo Uomo e Donna. Da questo momento, la sua attività professionale s ’ intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all ’ estero, sop rattutto a Parigi. Elabora proprio in questi anni d ’ intenso impegno professionale il suo stile inconfondibile, caratterizzato da una poetica ironia, mentre la sua passione per l ’ arte lo porta ad introdurre nelle fotografie il gusto per una composizione equ ilibrata. I suoi riferimenti sono, per gli still - life, la Pop Art, che ebbe modo di vedere in mostra alla Rotonda della Besana sin dai primi anni Settanta, e l ’ opera fotografica di Irving Penn. Traendo ispirazione anche dallo studio dell ’ arte rinascimental e, Gastel si rifà costantemente ad un ’ ideale di eleganza, che ha respirato sin dall ’ infanzia, soprattutto grazie alla madre. Intorno alla metà degli anni Ottanta, fonda la Gastel&Associati con Angelo Annibalini e Uberto Frigerio, con la quale intende promu overe l ’ inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi, sia cresciuti nel suo studio, che incontrati durante numerosi workshop.

Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all ’ Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è stato presidente dal 1996 al 1998. Da allora ne è presidente onorario. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d ’ arte contemporanea, Germano Celant, in cui v engono presentate circa 200 fotografie, testimonianza della sua lunga e prolifica carriera. Gastel utilizza le tecniche “ old mix ” , quelle a incrocio, le rielaborazioni pittoriche, gli sdoppiamenti e le stratificazioni, fino al ritocco digitale. Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Ric hard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller. Nel 2002, nell ’ ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l ’ Oscar per la fotografia. Presidente onorario dell ’ Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro perman ente del Museo Polaroid di Chicago, svolge la sua attività lavorativa nel suo studio in Via Tortona a Milano, dove continua a coltivare la sua passione per la poesia – l ’ ultima raccolta ha per titolo Cinquanta – e per la ricerca fotografica al di fuori deg li schemi della moda.

Ufficio Stampa
Fondazione Capri, +39 338 2113037, press@fondazionecapri.org
Inaugurazione 5 luglio alle 19.30

Certosa di San Giacomo
via Certosa (viale Matteotti) Capri (NA).
Orario di visita: 10.00-14.00 / 17.00-20.00
Giorno di chiusura: lunedì
Ingresso Euro 4,00
Ingresso gratuito per i cittadini degli stati membri della CEE con età inferiore a 18 e superiore a 65. Per i cittadini dell'Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni l'importo del biglietto di ingresso è ridotto alla metà.



Messaggio di Gino il sabato 5 luglio 2014 alle 09:11   -  forum administrator-  forum moderator
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5/7/2014

Arte Itinerante

Galleria d'Arte Chiatamone 57, Napoli

Tra gli artisti selezionati per la seconda edizione Antonio Anastasia, Jole Caleffi, Giusi Gramegna, Claudio Marconato, Susanna Anna Redaelli...


 

comunicato stampa

a cura di Sabrina Falzone

Espongono gli artisti:
Antonio Anastasia
Giovanni Bilo
Jole Caleffi
Maria Luisa D’Asaro Biondo
Giusi Gramegna
Claudio Marconato (Svizzera)
Rosida Mandruzzato Vettori
Susanna Anna Redaelli
Antonietta Righi
Silvia Rinaldi
Georgeta Stefanescu (Svizzera-Francia)

Dal 5 luglio arriva a Napoli la rassegna d’arte "Arte Itinerante" curata dal critico e storico dell’arte Sabrina Falzone. La mostra internazionale, dedicata ad un pubblico raffinato, sarà visitabile in orario pomeridiano fino al 15 luglio presso la Pinacoteca della Galleria Chiatamone nel quartiere Chiaia. L’evento si svolgerà in tre città, a Milano, a Napoli e a Capri per un ciclo espositivo di ampio raggio sulla penisola italiana.

Nel percorso di allestimento saranno esposte le opere di alcuni rinomati artisti d’eccellenza sul panorama artistico contemporaneo, come l’affermata pittrice Antonietta Righi proveniente da Procida. Unici nel proprio genere sono i dipinti di Silvia Rinaldi, evocanti un’atmosfera ancestrale nella riflessione sul tempo e sulla vita. Si potranno visionare anche i quadri guizzanti di Giusy Gramegna, estremamente libera nell’interpretazione pittorica.

Tra gli artisti selezionati, espongono dalla Svizzera Claudio Marconato con una composizione astratta di grande effetto scenografico e Georgeta Stefanescu, artista dotata di singolare originalità tecnico esecutiva nella creazione pittorica su plastica. Dall’Italia, invece, provengono i lavori di Rosida Mandruzzato Vettori, efficaci per quel caratteristico dinamismo che li distingue. Il ritmo cambia osservando i quadri di Giovanni Bilo, dove traspare un solido equilibrio tra forma e colore. Dall’armonia pittorica di Bilo si passa all’irruenza cromatica di Antonio Anastasìa, autorevole nella disquisizione dei colori, colmi d’energia cosmica.

Elaborando profondi contenuti spirituali, l’artista Jole Caleffi mostra tutta la sua eleganza stilistica nel morbido flusso della sua stesura pittorica. Mentre la nobiltà grafica di Maria Luisa D’Asaro Biondo induce a soffermarsi sui dettagli, mettendo in luce una particolare delicatezza esecutiva. Dulcis in fundo, l’intramontabile figurativismo di Susanna Anna Redaelli restituisce un indissolubile legame con la tradizione storico-artistica omaggiando la bellezza della natura.

Inaugurazione 5 luglio ore 18

Pinacoteca della Galleria Chiatamone
Via Chiatamone 57 - Napoli
Orari di visita:
da giovedì a lunedì h.17-20
Chiuso martedì e mercoledì
Ingresso gratuito



Messaggio di Gino il giovedì 10 luglio 2014 alle 08:55   -  forum administrator-  forum moderator
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10/7/2014

Francesco Clemente

Casamadre - arte contemporanea, Napoli

A distanza di 35 anni Clemente torna negli spazi che furono di Lucio Amelio. Oggi presenta un'opera unica, composta da grandi bandiere dipinte e ricamate in India insieme ad artigiani locali.


 

comunicato stampa

A distanza di 35 anni Francesco Clemente torna negli spazi che furono di Lucio Amelio, dove il 27 ottobre del 1979, giovanissimo, inaugurò una delle sue primissime mostre personali.
Oggi presenta unʼopera unica, composta da grandi bandiere dipinte e ricamate in India coadiuvato da artigiani del luogo.

Nel corso della sua carriera artistica, Francesco Clemente ha attraversato, sviluppato, abbandonato e poi ripreso temi, ossessioni, tecniche e formati diversi ad intervalli irregolari con lʼincoerenza disinvolta di un monologo interiore.
Tuttavia lʼintera sua opera non ha mai riposto fiducia nel gesto individuale, nella volontà singolare o nellʼespansività del soggetto creatore. e se si scosta il velo orientale e lʼalone misticheggiante che la circonda da sempre, si presenta piuttosto come un'ermeneutica del linguaggio dell'arte visiva, una sorta di concettualismo malinconico: da una parte il repertorio infinito di forme e di stili di cui dispone l'artista (eclettismo o sincretismo), dall'altra un mondo esterno, da nord a sud e da est a ovest, concepito come un gigantesco deposito per lʼaccumulo di dati sensibili.
In questo senso Clemente è figura tipicamente postmoderna, perché pensa la separatezza dell'arte dalla vita, cioè la distanza incolmabile e indicibile tra rappresentazione ed esperienza.

Il trionfo di bandiere, concepite e realizzate in India, anche con la sapiente collaborazione di artigiani locali, sembra ora celebrare la materia gioiosa dei segni che si ergono a misura del mondo, mentre il risvolto, lʼaltra faccia dei vessilli, dipana figure meno precise e le ambiguità di aforismi ricamati nellʼoro.
Ancora pittura e scrittura, polarità irriducibili nella tradizione occidentale, che però la mano dellʼartista ricuce proprio nel gesto della separazione: non si guardano, non sʼincrociano, ma si danno senso e si sentono lʼuna con lʼaltra. Come la luce e lʼombra. Se cʼè un modo per definire il fare arte di Clemente - al di là delle antinomie figurativo/astratto, narrativo/concettuale - lo si può trovare in quello che mostrano oggi le bandiere: la sua pittura è iscrizione del mondo.
Non una presa, non una partecipazione, ma un taglio veloce sulla superficie, come unʼincrespatura che si tocca con mano ma che si vede solo da lontano. Lʼartista è lo spettatore (qui magari lo sbandieratore) di un evento (di una festa, di una catastrofe) che percepiamo solo quando è allegoria, cioè quando lʼimmaginazione aderisce perfettamente perché si separa dalla realtà e la prende alle spalle, riscrivendola sotto forma di immagini da leggere e interpretare con cura e sapienza infinite.

Per dirla con Blumenberg o con Debord, il mondo intero è lo spettacolo della separazione. In fondo, unʼopera dʼarte.

Vernissage giovedì 10 Luglio 2014 ore 19.30

CASAMADRE - Arte Contemporanea
Palazzo Partanna piazza dei Martiri, 58 Napoli



Messaggio di Gino il giovedì 10 luglio 2014 alle 08:56   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 10 luglio al 30 settembre 2014
Maurizio Montalti - The future of Plastic


 [Vedi la foto originale]
PLART
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Giuseppe Martucci 48 (80121)
+39 08119565703 , +39 08119565726 (fax)
info@plart.it
www.plart.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

La mostra di Maurizio Montalti propone Growing design oggetti “coltivati” (vasi, elementi d’arredo, lampade) composti da funghi che, “cibandosi” delle sostanze presenti nei materiali, sviluppano una intricata rete di filamenti che agiscono da legante
orario: Dal martedì al venerdì ore 10/13 e 15/18, sabato ore 10/13
(possono variare, verificare sempre via telefono)

vernissage: 10 luglio 2014.
ufficio stampa: Raffaella Tramontano mail raffaella.tramontano@gmail.com mob. +39 3928860966
curatori: Marco Petroni
autori: Maurizio Montalti
genere: design, personale, arti decorative e industriali


Messaggio di Gino il venerdì 11 luglio 2014 alle 08:28   -  forum administrator-  forum moderator
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Una mostra variopinta ed appetitosa come un menu estivo, costituita in gran parte da riproduzioni di dipinti dei maestri dell'800 (Sargent, Bouguereau e molti altri) raffiguranti modelli e modelle ciociari in costume tradizionale o meno. La collezione, la più grande di questo genere, è stata presentata con successo lo scorso maggio in occasione della personale dell'artista presso il Palazzo della Provincia di Frosinone, nel frattempo si è arricchita di nuove opere. I quadri selezionati per la mostra a Sora sono corredati da testi informativi sulle varie modelle di cui conosciamo nome e storia.
Non possono mancare i ritratti di personaggi famosi di Sora e dei comuni limitrofi, come Alberto La Rocca, Attilio Regolo, Cesare Baronio, Vittorio de Sica, Marcello Mastroianni, lo scultore Umberto Mastroianni ed altri.
Infine, un piccolo anticipo dalla nuova collezione di nudi, attualmente in costruzione.

Il titolo, un gioco di parole per indicare la varietà e la vivacità della mostra, vuole inoltre rendere omaggio al passato industriale della zona, alle cartiere che hanno fornito molti artisti con le loro carte pregiate.

La mostra rimarrà aperta fino al 14 luglio.

Orari: 10-13, 16-20.

Contatti: Agnes Preszler 388/7587211 http://www.pagnes.tk

Museo Civico Della Media Valle Del Liri, Piazza Mayer-Ross 1
03039 Sora Frosinone - +39 0776 833327 museo.sora@comune.sora.fr.it
pagina Facebook



Messaggio di Gino il venerdì 11 luglio 2014 alle 08:29   -  forum administrator-  forum moderator
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11/7/2014

Mario Gelardi

Essearte galleria pro-oggetto, Napoli

19842014. Volti e storie di 30 anni di lotte per i diritti lgbt a Napoli. Sullo sfondo delle fotografie una citta' non sempre riconoscibile ma che, in questa narrazione, si eleva a luogo universale dell'azione.


 

comunicato stampa

a cura di Ileana Bonadies

19842014 è un racconto fatto per immagini che vuole ricordare alcuni protagonisti della lotta per i diritti della comunità lgbt di Napoli. La mostra, ospitata negli spazi della galleria ESSEARTE dall’11 al 21 luglio, nasce in occasione del trentennale del comitato Antinoo di Napoli, primo comitato arcigay del Sud e secondo in Italia. Mario Gelardi, autore e regista teatrale, stavolta ha scelto la fotografia per raccontare con ventuno ritratti una storia lunga trent’anni. E lo fa nella maniera diretta e concreta a cui ci ha abituati a teatro, raccontando senza fronzoli la storia di uomini e donne che hanno agito in prima persona per rivendicare i propri diritti. Sullo sfondo una Napoli non sempre riconoscibile ma che, in questa narrazione, si eleva a luogo universale dell’azione.

Ho voluto fermare in una fotografia uno sguardo, un sorriso, la libertà e la coscienza di essere se stessi, soprattutto per raccontare un tempo “presente”, il nostro 2014, e capire a che tappa del percorso siamo relativamente alle battaglie in cui il mondo lgbt è coinvolto per il riconoscimento dei propri diritti, dice l’autore. E’ interessante sottolineare che i ritratti fotografici, ospitati nella sala centrale della galleria, dialogheranno con l’installazione di Betty Bee, SCRIPT, posta nella sala adiacente: entrambi gli artisti alle prese con mezzi espressivi per loro inusuali, in una interazione che vede l’incontro tra le parole scritte di un’artista visiva e le fotografie di un autore teatrale.

Dopo l’inaugurazione dell’11 luglio, sono previsti altri due appuntamenti:
17 luglio, dalle ore 19: free shooting con l’autore, che sarà in galleria per fotografare i visitatori che vorranno diventare protagonisti dei suoi ritratti. Questi ultimi verranno proiettati nei locali di ESSEARTE in occasione del finissage, il 21 luglio.
A seguire, alle ore 20, reading di poesia dal libro Sulle mie labbra (ed. La vita felice) di Claudio Finelli.
21 luglio, dalle ore 19: finissage con la proiezione dei ritratti dei visitatori.
La mostra sarà accompagnata dal catalogo edito da Caracò, ideato da Carmine Luino, con testo critico di Ileana Bonadies.

MARIO GELARDI
Regista e autore teatrale. Tra i suoi lavori: regista e coautore insieme a Roberto Saviano di Gomorra; regista e coautore di Santos, tratto da un racconto di Roberto Saviano; Premio Girulà 2007 per il testo di Quattro, scritto con Giuseppe Miale di Mauro; Premio Ustica per il teatro 2005; Premio Flaiano 2002 con Malamadre, testo attualmente in scena a Praga con il titolo di Zlomatka.
E’ fondatore e direttore editoriale della casa editrice Caracò. Attualmente si occupa della direzione artistica del Nuovo Teatro Sanità.

ESSEARTE nasce come spazio pro-oggetto che mette l’opera al centro della discussione per promuovere e rinsaldare la contiguità tra l’artista e il suo fare. ESSEARTE è uno spazio espositivo pensato da artisti per gli artisti, dove creare arte accessibile e incontrare un pubblico nuovo, magari lontano dalle solite logiche del mercato dell’arte ma curioso, appassionato e desideroso di avvicinarsi all’affascinante mondo dell’arte contemporanea.

La mostra è organizzata con il patrocinio di Arcigay Napoli, Mediterranean Pride of Naples.

Inaugurazione venerdì 11 luglio 2014, ore 18

Essearte galleria pro-oggetto
via Nilo 34 Napoli
mar-ven ore 16-18.30 e sab ore 11-13.30 o su appuntamento
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 11 luglio 2014 alle 10:20   -  forum administrator-  forum moderator
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COMUNICATO STAMPA

 

“ I luoghi del Grand Tour rivisitati da Franco Tanasi “

La Fondazione Giambattista Vico, in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum, il Comune di Giungano  e la  Proloco Sìlarus Paestum Porta del Cilento, organizza la prestigiosa  mostra fotografica “I luoghi del Grand Tour rivisitati da Francesco Tanasi”. La Mostra itinerante sarà inaugurata nel Comune di Giungano, presso la bellissima sede del Convento Benedettino (XII sec.),  il 20 Luglio alle ore 20.00, dove resterà in esposizione fino al 15 Agosto.

L’ideazione della mostra è ascrivibile alla riflessione sul Grand Tour e quindi  sul tema del viaggio che si  ritrova nella letteratura e nell’arte, del passato e del presente. Osservando le foto di Francesco Tanasi, infatti,  si avverte una fortissima ansia del conoscere, denominatore comune ai viaggiatori del Settecento e alla base della ricerca odierna.

Artista di origini napoletane, legato al  Cilento,  Tanasi  suscita interesse per il suo genere  innovativo e riconoscibile. Nelle sue fotografie le bellezze del mondo classico, come rovine, divinità, anfore e vasi, sono da sempre attori indiscussi, elementi che l’artista riesce ad animare inserendoli in giochi di luce e prospettive nuove, riproducendo così la realtà, ma lasciando spazio al sogno e alla fantasia di chi osserva. Come ogni grande artista, ha lavorato in modo dinamico, innovando tecniche e stile con esperienze professionali diverse. La mostra conta circa quaranta immagini che  mostrano l’Italia dal Nord al Sud,  le città d’arte  e le colonie della Magna Graecia, presentando una sorta di reportage di  realtà differenti   che  si uniscono nei percorsi del Grand Tour. Francesco Tanasi,  con la sua esperienza  e professionalità riuscirà a  comunicare al visitatore emozioni e messaggi che dal mondo antico giungeranno fino a lui, in modo sempre più coinvolgente.



Messaggio di Gino il venerdì 11 luglio 2014 alle 10:21   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il venerdì 11 luglio 2014 alle 10:22   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il sabato 12 luglio 2014 alle 08:43   -  forum administrator-  forum moderator
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12/7/2014

Marisa Albanese - Roberto Marchese

Torre Guevara, Ischia (NA)

Combinato Disposto. Un progetto espositivo nel quale opere recenti e inedite, alcune site-specific, si pongono in dialettica relazione tra loro e con gli spazi della Torre.


 

comunicato stampa

a cura di Michela Casavola

Marisa Albanese e Roberto Marchese presentano un progetto espositivo, intitolato Combinato Disposto, Patrocinato dal Comune di Ischia e dal Museo MADRE, a cura di Michela Casavola, nel quale opere recenti e inedite, alcune site-specific, si pongono in dialettica relazione tra loro e con gli spazi della Torre di Guevara. L’incontro tra i due artisti dà vita a un “intreccio” linguistico multimediale (caratterizzato da installazioni e sculture ambientali, disegno e fotografia, tecnologie analogiche e digitali) che veicola una vera e propria simbiosi, uno scambio di visioni su tematiche e contesti affini. Da ambiti antropologici e sociali (Marchese) si passa a questioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo, nomadismo e spostamento identitario (Albanese). Un percorso tra “nonluoghi” (per citare Marc Augè) caratterizzato da input visivi eterogenei per incontrare le tracce archeologiche e geografiche della surmodernità, accompagnati da riferimenti al superamento della condizione di mobilità, associati all’ipotesi di un nuovo habitat quotidiano, capace di ridisegnare la vicenda contemporanea e i suoi fenomeni.

Marisa Albanese crea nuove mappe con polvere di metalli nell’opera Cosa ferma le altalene?. In questa installazione un gruppo di cinque altalene in vetro spostano, mediante un magnete posto sotto la loro seduta, la polvere di ferro distribuita tra due lastre, componendo un motivo iconico momentaneo, che varia a seconda dell’oscillazione dell’altalena. La polvere si dispone secondo percorsi liberi, elettrici, sottostando alla densità del campo magnetico. L’artista non soltanto inventa mappe geografiche, con polveri metalliche o con il sale, come vedremo nell’opera inedita che realizzerà espressamente per una grande sala della Torre di Guevara, ma disegna anche in modo inventivo il viaggio e il transito. Nel ciclo Diariogrammi i disegni divengono grovigli di segni di fronte ai quali si è spinti a cercare un’immagine, a ricostruire un senso figurativo, fino a che non si coglie la vera immagine lì custodita: l’immagine di un corpo fermo che si muove, un’apparente unità organica statica che cela in realtà un flusso di energia in attesa di esplodere, di de-flagrare. È la traccia di quella diffusa potenza immanente che rimane inesplosa solo perché sepolta da una smisurata produzione di flussi immunizzanti. Traccia che testimonia il lavoro dell’artista, narrando, come fu per gli antichi viaggiatori del Grand Tour, la potenza creatrice del proprio sguardo, delle proprie mani, della propria ragione critica, fino a compiere nella sua forma più alta il nostro viaggio. In Marisa Albanese si può cogliere, attraverso la leggerezza del tratto, tutto il "peso" del nostro tempo, della vita in transito, nonché l’essere in viaggio.

L’analisi delle opere di Roberto Marchese si pone, invece, oltre la moderna condizione globalizzata con la presentazione di oggetti archeologici reinventati (oggetti in cemento ricavati da calchi di vecchi televisori e componenti strutturali di luoghi dismessi), spesso utensili-artefatti nati dal riuso di materiali trovati (sorta di doppio ready made) che aprono la riflessione su una rinnovata memoria futura, riferibile a una immaginaria civiltà postindustriale. Marchese si avventura poi in un “viaggio onirico” con il ciclo fotografico intitolato New Yort, una registrazione temporale di immagini catturate nelle aree periferiche di Napoli che, accentuando il senso quasi visionario di zone dove convivono agglomerati edilizi in cemento, fabbricati in lamiera dismessi e scorci desolanti, zone intaccate dal vuoto, rivendicano “il potere dell’immaginazione” in un paesaggio apocalittico. ​ Marchese esplora terre e "territori" alla ricerca di codici non completamente decodificati, ma che siano anelli di congiunzione di due grandi blocchi culturali, quello contadino e quello del capitalismo post-industriale, ponendo l’accento sulle contraddizioni tra luoghi urbani e quelli rurali in una logica di catalogazione e destrutturazione degli oggetti che sono appartenuti o appartengono alla collettività. Nell’epoca in cui il mondo si sperimenta, Marchese si muove nello spazio eterogeneo della modernità, “dal quale siamo chiamati fuori da noi stessi, nel quale si svolge concretamente l’erosione della nostra vita, del nostro tempo e della nostra storia” citando Foucault.
(Michela Casavola)

Inaugurazione 12 luglio

Torre Guevara
via Nuova Cartaromana Ischia (NA)
tutti i giorni 18-21
ingresso libero



Messaggio di Gino il lunedì 14 luglio 2014 alle 09:17   -  forum administrator-  forum moderator
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14/7/2014

Alberto Burri

Pinacoteca Comunale d'Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta, Gaeta (LT)

Cellotex. La mostra propone una cinquantina di pezzi degli anni '70. Scrive Calvesi che un "rinnovato sentimento dello spazio, nella pittura di Burri e' messo come a nudo e diventa non piu' teatro della rappresentazione, ma suo protagonista assoluto."


 

comunicato stampa

a cura di Giorgio Agnisola

Burri - Unico e multiplo: una grande mostra di Alberto Burri a Gaeta con l'esposizione di 128 opere del grande Maestro tifernate negli spazi della Pinacoteca Comunale. La mostra,promossa dal Comune di Gaeta, dall'Associazione Culturale Novecento e dalla Montecarlo International Art, curata da Giorgio Agnisola, introduce in qualche misura i festeggiamenti del 2015, centenario della nascita di Burri, che vedranno la conclusione con una grande antologica al Guggenheim Museum di New York.

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Il Progetto

Da qualche anno il Comune di Gaeta, attraverso l’Associazione Culturale Novecento delegata alla gestione della Pinacoteca Comunale, sia pure in un momento economico difficile, ha deciso di dedicare maggiori risorse alle iniziative d’Arte, per l’educazione estetica dei propri cittadini, in primis, e per elevare il target turistico della città. Sono stati già realizzati progetti importanti con esposizioni di grandi maestri del Novecento internazionale che hanno posto la Pinacoteca di Gaeta all’attenzione del mondo dell’Arte ma oggi prende corpo quello più ambizioso: realizzare una mostra di un colosso mondiale dell’Arte del Novecento quale è Alberto Burri. Presentare a Gaeta Burri è una grandissima operazione promozionale per la città che sarà meta di visitatori da ogni parte.

La mostra dal titolo – Alberto Burri – Cellotex presenterà una cinquantina di pezzi degli anni Settanta e sarà inaugurata il 14 giugno per chiudere il 12 ottobre 2014, nel Palazzo San Giacomo, sede della Pinacoteca Comunale, nel cuore centro storico di Gaeta.

Artista di estrema rilevanza nel panorama estetico internazionale, Alberto Burri ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo e all’affermazione di alcune delle avanguardie artistiche più radicali del secolo scorso – art brut, informale, concettuale e, attualmente, le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dei principali musei e istituzioni culturali del mondo. Maurizio Calvesi, nella fase conclusiva di un mirabile saggio sull’opera dell’artista, scrive: “…affrancato, e radicalmente, da ogni nesso con le forme del passato, nella purezza del dettato astratto; ma collegato a un’antica traccia della ricerca italiana in questo rinnovato sentimento dello spazio, che nella pittura di Burri è messo come a nudo e diventa non più teatro della rappresentazione, ma suo protagonista assoluto, gravido di una drammatica profondità e percorso da tensioni e da contrasti di forze.

Il dettato della mente governa e riordina impulsi psichici che premono dal profondo; non li reprime ma li contiene, nutrendo della loro spinta la forza stessa della propria ratio; che ora emerge con più imperioso nitore, ora si trattiene nel magma che è chiamata a dominare…”

La mostra rappresenta un’opportunità unica per vivere un’esperienza estetica memorabile, un incontro con le opere di un grande maestro della pittura informale, un modello d’ispirazione per numerosi artisti. Inoltre attraverso questa grande esposizione, si perseguono finalità di crescita culturale di cui la città ha urgente bisogno perché rinasca nella nostra comunità quella spinta che può rendere possibile il ripetersi dei successi del passato, che i nostri predecessori ottennero con le stesse risorse che abbiamo ancora oggi a disposizione: il mare, la storia, l’arte. Confidiamo nella collaborazione strategica di numerosi partners per realizzare questa esposizione, nella certezza di un riverbero positivo sulle loro attività produttive. Facciamo insieme questo sforzo per vedere i celebri Cellotex di Alberto Burri esposti a Gaeta: in quel periodo la Città e la sua Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea saranno al centro dello scenario culturale italiano d’eccellenza.

Cenni biografici
Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915; frequenta il liceo classico e si i laurea in medicina nel 1940 presso l’Università di Perugia. Nel 1943, come ufficiale medico, partecipa alle campagne di Albania e del Nordafrica. Fatto prigioniero dalle truppe “alleate” in Tunisia e tradotto negli Stati Uniti nel campo di Hereford, Texas. Le crudeltà della guerra si svolgono lontano dal territorio americano dove anche le prigioni sono più tranquille e rispettose dei diritti dei detenuti ai quali è permesso di passare il tempo in attività ludiche, sportive e culturali e nell’occasione Alberto comincia a dipingere. Quando torna in Italia, nel 1946, il suo destino è deciso, si dedica alla pittura e si stabilisce a Roma, inizialmente ospite di parenti. Ha inizio un percorso che lo vede sempre più protagonista della scena artistica internazionale. Alla fine degli anni ’40 tiene le prime personali a Roma. Nel 1951 partecipa alla fondazione del gruppo “Origine” con Ballocco, Capogrossi, Colla. Negli anni ’50 predominano le esposizioni dei Sacchi,in una serie di personali che, dopo Roma, si tengono oramai anche in varie città americane ed europee. Nel 1955 sposa la ballerina ucraina Minsa Craig che ha conosciuto a Roma ma che vive negli Stati Uniti, per cui la coppia risiede alternativamente tra America e Italia lavorando talvolta in collaborazione. Gli anni ‘60, segnano la nascita dei Legni, le Combustioni, i Ferri. Nello stesso periodo, oltre alle personali, che per sua volontà riguardano sempre l’ultima produzione, cominciano a succedersi le retrospettive storiche in numerose località del mondo. Gli anni ‘70 registrano una progressiva rarefazione dei mezzi tecnici e formali verso soluzioni monumentali, dai Cretti (terre e vinavil) ai Cellotex (compressi per uso industriale). Negli anni ’80 Burri realizza complessi organismi ciclici, a struttura polifonica come Il Viaggio, presentato a Città di Castello nel 1979, Orti a Firenze, Sestante a Venezia (1983) e Annottarsi (‘85 e ‘86). Istituisce a Città di Castello nel 1978 la fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri e dal 1981 è esposta in permanenza a Palazzo Albizzini di città di Castello una scelta selezione di opere, omaggio alla sua città. Nel 1989 la Fondazione, con il suo intervento, acquisisce gli Ex Seccatoi del Tabacco, complesso di capannoni industriali destinati fino agli anni Sessanta all’essiccazione del tabacco. Queste architetture irripetibili, di insolita grandezza, completamente dipinte di nero all’esterno per suo desiderio, sono trasformate in una gigantesca scultura, contenitore ideale per i grandi cicli pittorici dell’artista. Nel 1990 la Fondazione pubblica un catalogo sistematico con circa 2000 opere. Agli inizi degli anni ‘90 una malattia polmonare lo induce a trasferirsi in Costa Azzurra lasciando definitivamente la California; passa però l’estate nella nativa Città di Castello dove segue personalmente l’attività della fondazione da lui voluta. Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995.

Promotori
Comune di Gaeta
Associazione Culturale Novecento
Montecarlo International Art
Antonio Sapone
Paola Sapone

Patrocini
Ministero beni e attività culturali
Regione Lazio
Camera di Commercio di Latina

Interventi critici
Bruno Corà – Presidente della Fondazione Burri
Marcello Carlino – Università La Sapienza, Roma

Catalogo
Progetto grafico e stampa: Magonza editore s.r.l. Arezzo

Coordinamento
Fabio Scrugli

Segreteria
Antonio Lieto – Lisa Lieto, 3392776173/ pinacotecagaeta@gmail.com

Ufficio Stampa:
Spaini & partners – ufficiostampa@spaini.it

Inaugurazione 14 Luglio 2014 ore 18,30

Pinacoteca Comunale di Gaeta
Palazzo San Giacomo, Via De Lieto n. 2, Gaeta
Orari di apertura
Giugno, Luglio e Agosto:
Tutti i giorni, compresi i festivi, tranne il il lunedì dalle 17 alle 22
Settembre e ottobre: Venerdì 16 -19 / Sabato e Domenica 11-13/16-19
E‘ possibile prenotare la visita in altri giorni ed altre ore telefonando al 3392776173
o inviando una e-mail con attesa di conferma a pinacotecagaeta@gmail.com
Biglietti: intero 5, ridotto 3



Messaggio di Gino il mercoledì 16 luglio 2014 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
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16/7/2014

Elena Bellantoni

Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Salerno

Tempo Imperfetto#3. Dunque siamo. Legato ad un principio performativo, il progetto site specific si presenta come un viaggio alla riscoperta dei luoghi storici e culturali del paesaggio salernitano.


 

comunicato stampa

a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani

La Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea, in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, soci fondatori della Fondazione, è lieta di annunciare il progetto DUNQUE SIAMO di Elena Bellantoni, terza mostra del ciclo Tempo Imperfetto a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani. L’esposizione, che verrà inaugurata negli spazi del Museo Archeologico Provinciale di Salerno (in via San Benedetto, 28) mercoledì 16 luglio alle ore 18.00, sarà visitabile per tutto il periodo estivo, dal 16 luglio al 06 settembre 2014 (tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso).

Legata ad un principio performativo che si formalizza secondo modalità linguistiche di differente natura, DUNQUE SIAMO, il nuovo site project di Elena Bellantoni realizzato per gli spazi del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, si presenta come un viaggio alla riscoperta dei luoghi, degli orizzonti storici e culturali del paesaggio salernitano.
Ad aprire la mostra è il neon Mi rivolto, dunque siamo la cui dicitura – coniata da Albert Camus in un saggio del 1951 (L'homme révolté) – indica una prassi espressiva che rappresenta per l'artista il bisogno di solidarietà, il momento in cui «l'io si apre all'altro, e in cui scopre qualcosa di cui pensa valga la pena prendersi cura». Sulla stessa scia riflessiva è anche Il solitario solidale, due specchi collocati frontalmente dove un colpo d'essere rappresenta sempre anche un colpo di «con» (Nancy), una singolarità plurale, un nos sumus che vuole dimenticare a memoria la storia di un luogo per prendersene cura.
Ambientato nell'area archeologica etrusco-sannitica di Fratte, I giocatori è un video che, se da una parte sposta l'attenzione sui reperti custoditi nel Museo Archeologico, dall'altra si pone come una partita tra l'artista e il critico d'arte, tra due pensieri, tra due differenti modalità riflessive.

Ulteriore momento del percorso espositivo è La città sale, una installazione luminosa che riporta (attraverso un proiettore DIA) alcune immagini significative su un mucchio di sale grosso, per richiamare l'interesse sulla città di Salerno.

In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo Archeologico Provinciale.

Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.

Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco

Elena Bellantoni vive e lavora tra Berlino e l'Italia. Laureata all'Università La Sapienza di Roma in Arte Contemporanea, studia successivamente a Parigi e Londra, dove (nel 2007) ottiene un MA in Visual Art WCA University of Arts London. Nel 2007 costituisce Platform Translation Group e nel 2008 è cofondatrice di 91mQ art project space di Berlino. Nel 2006 vince il premio Temphelhof-Shoneberg Kunstpreis Zum Ball-Spiel a Berlino, 2009 vince il Movin'up del G.A.I. Torino con un progetto a Santiago del Cile, 2012 vince in bando NGBK con il progetto In Other Words realizzato alla Kunstraum Kreuzberg Bethaniene al NGBK di Berlino. Nel 2013 vince la sezione video arte di FestArte/Factory I colori del Mondo al Museo Macro la Pelanda. Residenze: 98weeks project space con Francis Alys a Beiruth nel 2008, Residencia Expacio Versus a Santiago del Cile nel 2013; Progetto Isole a Palermo nel 2009. Nel 2014 viene selezionata per African Fabbers, un workshop ed una mostra all’interno della Biennale di Marrakech. Sempre nel 2014 è artista in residenza al Careof/DOCVA di Milano e viene selezionata da Renato Barilli per il VideoArt Yearbook.

Tra le personali si ricordano my name is… elena bellantoni ([. BOX] videoart project space, Milano 2013), Hala Yella Presentation (Caja Negra exhibition space, Santiago de Chile 2012), Looking for E.B. (Galleria Muratcentoventidue, Bari 2012), Is it Real? (91mQ Art Project Space, Berlin 2008), Room1Performance (Tacheles, Berlin 2008), Transparenz (Weisser Elephant Galerie, Berlin 2007) e G.i.u.l.i.a (Linux Art Space, Roma 2004). Tra le collettive BAC - Festival Internacional de Arte Contemporaneo Barcelona (CCB Museum, Barcellona 2009), Europe as a Space of Translation Biennale della Traduzione (PAN - Palazzo delle Arti, Napoli 2010) Italiens (Ambasciata Italiana a Berlino 2011), Re-Generation (Museo Macro, Roma 2012) Regeln für die Revolution sul Fatzer di Brecht (Volksbühne Kurzfilmkino, Berlino | Cinema Massimo, Torino 2012), Ikono Video Festival: Visioni Domestiche (Collegium Hungaricum, Berlino 2013), Archive tellers (MAXXI B.A.S.E., Roma 2013), Visioni d'arte (Galleria A+A, Venezia 2013), C'è una piccola radice che, se la masticate, vi spuntano le ali immediatamente (MAC Museo, Lissone 2013), Exodus Italia (MUMI Museo de las Migraciones, Montevideo 2013), ReAzione - video installations and live performances (Fabbrica delle Candele, Forlì 2014), Spazi di percezione tra intangibile e tangibile (GNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2014) e Home Theatre (MAAM - Museo dell’Altro e dell’Altrove, Roma 2014).

Inaugurazione mercoledì 16 luglio 2014, 18.00-19.30
saluti istituzionali
Angelo Trimarco | Presidente della Fondazione Filiberto Menna
Antonio Iannone | Presidente della Provincia di Salerno
Ermanno Guerra | Assessore Cultura e Università, Comune di Salerno
Barbara Cussino | Responsabile Settore Musei e Biblioteche, Provincia di Salerno
ore 18.30
conversazione critica con l'artista

Museo Archeologico Provinciale di Salerno
via S. Benedetto, 28 Salerno
mar-dom 9.30-19.30, chiuso lun
2 euro



Messaggio di Gino il venerdì 18 luglio 2014 alle 08:53   -  forum administrator-  forum moderator
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17/7/2014

Ina Ripari

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

La Gabbia. L'artista partendo da una gabbia, dentro la quale crede di sentirsi al riparo dal mondo e da se stessa, tenta di dialogare attraverso uno specchio con la sua cattiva coscienza.


 

comunicato stampa

In questo lavoro, ad Artisti in Vetrina di Gino Ramaglia a Napoli, Ina Ripari partendo sempre da una gabbia, dentro la quale crede di sentirsi al riparo dal mondo ma principalmente da se stessa, tenta di dialogare attraverso uno specchio con la sua cattiva coscienza.

Un po’ come Oscar Wilde che vende l’anima per l’eterna giovinezza Ina Ripari al contrario soccombe alla spregiudicatezza del suo inconscio. Ad accompagnarla in questo lavoro il giovane artista popolare Antonio Conte.

INA RIPARI
Vive e lavora a Prato e ha al suo attivo numerose personali collettive e manifestazioni varie. Con le sue opere ha cercato di portare avanti i suoi principi etici e ha usato l‘arte per gridare la sua rabbia e il suo disappunto davanti a una società indifferente. Nelle sue composizioni la materia è diventata pretesto di una totale libertà di azione dove il colore è quasi del tutto scomparso assorbito da un nero denso come pece venato da rosse striature come rivoli di sangue caldo sull’asfalto come urla nel silenzio. Qualsiasi dramma torna cosi a riflettere su idee che gia furono di Dada e dei nuovi realisti francesi. Lei recupera perfino i rifiuti quelli veri cose buttate via quelle meno evidenti della nostra coscienza. La somma delle sensazioni che scioccamente ci rifiutiamo di provare e dei sentimenti che altrettanto scioccamente cerchiamo di nascondere. Ina Ripari racconta profonde inquietudini malessere di vivere pessimismo connaturato nel suo carattere. Usa l’arte come veicolo di comunicazione come un esigenza di tuffarsi dentro la sua anima alla ricerca di qualche risposta. Neri schizzati di rosso come ferite che la vita ci infligge ma che con grande passione cercano di farsi avanti per gridare con forza io sono io esisto.

Inaugurazione Giovedi' 17 luglio 2014 ore 19:00

Gino Ramaglia
Via Broggia, 10 Napoli
mar-sab 9-20
Ingresso libero



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MOSTRA PERSONALE

di

Giuseppe Panariello

TALKING MATERIALS

 

Giovedi 17 luglio 2014, alle ore 19,00 si inaugura “TALKING MATERIALS” la nuova personale di Giuseppe Panariello, in mostra nel nuovo spazio di ABBiABBé IDEAARTE (piazza Alcide de Gasperi,1 - Baia/Bacoli), info: +393290812625, abbiabbe@libero.it - www.giuseppepanariello.it - sino a giovedi 4 settembre 2014 tutti i giorni, eccetto il lunedi, dalle ore 19,00 alle 24,00, ingresso gratuito.

 

Le opere di Panariello in mostra, 14 lavori in tecnica mista e formato variabile  (50x50, 100x100, 70x140), si distinguono in una sorta di tre sottogruppi, pur se rigorosamente omogenei tra loro: l'uno dal nome "Collezione Privata", il secondo “Silenzio”che non sia solo come negazione, ma un mezzo di espressione di forme ed emozioni, e l'altro facente parte del ciclo "Lo Strappo nel Cielo di Carta", di pirandelliana memoria, intesi a mettere a nudo l'esperienza dell'autore, invitando a riflettere su una nuova appartenenza, discostandosi dall'effimero quotidiano, componendo insiemi in netto contrasto con la realtà, come a redigere una contro copertina visiva. E ciò al pari del personaggio ipotizzato dal grande drammaturgo siciliano, laddove, immaginando un virtuale strappo nel cielo di carta del teatrino simbolico dell'esistenza, l'uomo (come l'artista) rimarebbe dinanzi alla cruda realtà della sua infinita piccolezza, incapace di agire, diviso, pensoso, contradittorio... Ma Giuseppe Panariello da tale acquisizione di coscienza della propria finita pur se complessa umanità fa un passo ancora in avanti, reagendo attraverso la Sua estrinsecazione artistica. Lo strappo, nello scritto pirandelliano, è metafora del dubbio, di come la certezza della propria condizione esistenziale, della propria dignità e centralità di uomini venga intaccata, scalfita dall'episodio imprevisto. Alla stessa maniera, Panariello in una composizione fatta di geometrismi ordinati, di linee nette e forme nitide, di finezza espressiva, di tecniche e materiali convocati a normare lo sfaccettato e conflittuale universo interiore dell'autore con rigore e disciplina formali, allo stesso modo – si diceva – inserisce un singolo, a volte anche impercettibile elemento straniante, che provi a rompere la sorvegliata armonia visiva, che sia voce silente di un'irruzione quieta. La raffinatezza del segno, del resto, nella sintassi iconografica di Panariello, resta quasi un effetto collaterale, dovuto essenzialmente a un approccio altro alla materia prima del quotidiano, a una riedizione di materiali base, non compositi, primari, alla sovrapposizione degli stessi e al meditato accostamento cromatico, che attinge a un pentagramma di ori, argenti, nuance terrigne, colori scuri e metallici, bruni, bruciati, talvolta vulcanici, del ferro, del piombo, del marrone, di una variabile scala di grigi e, soprattutto, del nero, “...sinonimo di purezza e capacità di creare emozioni e sensazioni, ...tremenda sorgente di forma, che unisce al mistero la potenza”.

 

Giuseppe Panariello 2010 dal ciclo “lo strappo nel cielo di carta” materiali: corda, grafite, oro in fogli, lamiera, cm: 100x100



Messaggio di Gino il lunedì 21 luglio 2014 alle 10:11   -  forum administrator-  forum moderator
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20/7/2014

Ventiperventi

LineaDarte Officina Creativa, Napoli

Black&white. Opere visive di piccolo formato, in una conversazione con gli spazi i lavori si inseriscono in un allestimento che crea un nuovo tessuto e una nuova stimolante visione collettiva.


 

comunicato stampa

a cura di Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma

All’insegna del colore le attività artistiche del 2014 di Lineadarte Officina Creativa ed è così che inaugura domenica 20 Luglio alle ore 20 la mostra internazionale del piccolo formato VENTIPERVENTI , giunta alla sua ottava edizione e caratterizzata dal contrasto assoluto black/white.

Oltre cento gli artisti presenti alla manifestazione, quattordici le nazionalità presenti. La mostra ideata e curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma è uno dei fiori all’occhiello di Lineadarte, che da anni sostiene e sviluppa questo progetto. La mostra Made in Naples nata per omaggiare l’antica tradizione delle “riggiole” è diventato pretesto per far dialogare in un piccolo formato (20 cm per 20 cm) gli artisti con linguaggi e tecniche differenti.

I creativi hanno scelto di celebrare la propria sensibilità artistica, il proprio sentire creativo, in opere visive di piccolo formato, in una conversazione con gli spazi, qualche volta sottile e sommessa , altre volte espansiva ed espressiva, le singole opere si inseriscono in un allestimento che crea un nuovo tessuto , una nuova stimolante visione collettiva, in un confronto diretto ed incisivo. Talvolta l'accostamento può e sembra inverosimile, ma in realtà è una celebrazione all'unità creativa dell'arte contemporanea anche nelle sue sostanziali differenze linguistiche. La mostra è promossa dall'associazione artistico culturale Lineadarte Officina Creativa, isola creativa laboratorio delle libere arti. Alla serata inaugurale sarà presente il pianista jazz Leonardo Di Maro .

Artisti protagonisti di questa ottava edizione sono:_guroga , Alessandro Colace, Alessio Guano, Alfonso Caccavale, Ana Maria Garcia, Andrea Corcione, Andrea Sterpa, Angela Caporaso, Angela Marchionni , Angelo Monti, | Angelo Moscarino, Anna De Angelis, Anna de Rosa, Anna Di Lauro, AnnaMaria Scialli, Antonella Farsetti, Antonella Lieto, Antonella Sassanelli, Antonio Conte, Antonio Lubrano Lavadera, Antonio Sibillo, Barbara Arnone,Bruno Larini, Carla Montalto, Carmela Cafaro, Carolina Lampitelli, Ciro Balzano, Claudia Tonia Manganiello, Concetta Verde, Daniele Galdiero, Debora Bernardi, Diana Gimenez Doucet, Diana Isa Vallini, Dunja - Barkow von Creytz, Elisabetta Oneto, Elvira Dragon Vernengo, Emilio Pellegrino, Enzo Correnti, Felice Zhucov, Francesco Gallo, Generoso La Sala, Gennaro Ippolito, Gilda Foni, Gino Sansone, Giordano Martone, Giovanna Donnarumma, Giovanna Farina, Giovanni Ruggiero , Giuliana Iannotti, Giulio Calandro, Helena Gath, Ina Ripari, Irina Morokovskaia, Isabella Rainieri, Ivana Cabriolu, Josie Dominguez, Kathleen McHugh, Laura Bertazzoni, Letizia Rostagno, Lily Lesniak , Lorenzo Bocca, Luciano Romualdo, Luigi Cola, Luigi Maria Feriozzi, Luigi Montefoschi, Luminita Irimia, Manuela Vaccaro, Maria Antonietta Scala, Maria José Silva, Maria Mizé, Maria Mascia, Maria Tufano, Mariano Bellarosa, Mario Selloni, Marisa Traettino, Maurizio Esposito, Mennato Tedesco, Michela Castaldo, Ornella Di Scala , Paola Repiccioli , Paolo Vitale , Patrizia Maria Cocchiarella , Patrizia Mirra, Pál Csaba, Riccardo Antonelli , Roberto Scala, Rosalba Patregnani, Rosanna Veronesi, Rosaria Cecere, Rossella Ricci, Salvatore Cipolletta, Salvatore Fellino, Salvatore Graf, Salvatore Starace, Silvia Iuliucci, Silvia Rea, Sonia Simoneschi, Susana Munay, Teresa Mangiacapra, Valentina Migliaccio, Vincenzo Gallo, Zoro - Sandro Ippolito, Stefano Mandolese.

LineaDarte-Officina Creativa nasce dalla volontà degli artisti dormienti Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma di dare luce e visibilità a tutti i creativi sommersi o dormienti e di promuovere la figura dell'artista-imprenditore-di-se-stesso.
Alle manifestazioni, infatti, possono partecipare gli artisti sia per professione che per diletto.

«Attraverso l'omonima associazione, LineaDarte vuole favorire lo scambio culturale con artisti italiani e stranieri e con associazioni ed enti simili nello statuto e negli intenti; inoltre si propone come strumento di promozione sociale e di crescita culturale del territorio, ponendosi come protagonista e promotrice di iniziative artistico-culturali e favorendo una effettiva pluralità di partecipazione e la diffusione della conoscenza delle arti attraverso esposizioni, conferenze, gruppi di incontro e corsi». G. Ippolito, G. Donnarumma

Inaugurazione 20 luglio ore 20

Lineadarte Officina Creativa
via Raimondo de Sangro di Sansevero, 12, Napoli
Da lunedì a sabato dalle ore 10.30 alle 17.00, martedì e domenica chiusi
Ingresso libero



Messaggio di Gino il lunedì 21 luglio 2014 alle 11:22   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il martedì 22 luglio 2014 alle 08:52   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 22 al 31 luglio 2014
Fausto Rullo - Sacra Mente


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Il poliedrico artista afragolese, pittore, scultore e grafico, esporrà una serie di opere dallo stile minimalista, che toccheranno vari aspetti del tema del sacro.
orario: dalle 9:30 alle 18:30,sabato e domenica chiuso.
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 22 luglio 2014. h 19:00
autori: Fausto Rullo
note: sede:Santa Maria della Luce (via Riviera di Chiaia , 88), attuale sede della bottega Medart
genere: arte contemporanea, personale
web: www.faustorullo.com


Messaggio di Gino il lunedì 28 luglio 2014 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
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Children's Book Illustrations: Germano Ovani &
Martina Peluso

                                            Wednesday 30 July - Sunday 31 August 2014


This exhibition from two talented illustrators, Germano Ovano and Martina Peluso, draws on the amazing power of drawing, one of the first forms of expression we all experience. Germano and Martina's drawings will encourage youngsters to explore the magical world of books and will remind the rest of us of childhood memories and the ability to dream. In association with the Italian Cultural Institute.



 


 



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